La prima volta sono venuta al Marche per occasione.No, non è vero. Sono già stata paio di volte con mio marito in occasione delle conferenze , come spesso accadeva … E non ero rimasta molto impressionata, forse a causa del brutto tempo oppure della ocassione o per entrambe le cose….
In ogni caso ,l’anno scorso, ho deciso di visitare Marche ed assaggiare qualche Verdichio.
Fin dai primi giorni della mia visita mi sono innamorata di questa Reggione e dei suoi dolci e vari paesaggi,così oggi la ricordo con nostalgia attraverso immagini e sensazioni; il pieno sole, il cielo azzurro, il dolce paesaggio che assomiglia ad uno mosaico… la miscela dei vitigni, i campi del grano, ed ulivi lungo le pendici delle colline.
Ma anche castelli.. Sono alloggiata al zona di Jesi, al centro della denominazione DOC del Verdichio ( Denominazione di Jesi è collocata territorialmente, tra dieci castelli) . In ognuno mio viaggio con la macchina per visitare qualche produttore del vino mi sono goduta la vista di queste meravigliose sguardi alle colline con i castelli ( in realtà, vecchi borghi con le mura fortificate che risalgono dal tempo del imperatore Federico II di Svevia ) tutti posizionati sopra delle colline .. e le bellissime giornate di sole, un vero sogno.
E il vino ! Si, avevo assaggiato il Verdicchio prima…e perché sono un’amante dello Chablis, il Verdicchio per me è la scelta giusta..Se dovessi dire la verità, oggi credo di essere più amante dello Verdicchio grazie la grande varietà di gusti e dei tipi di vini creati dal Verdicchio.
Chablis é grande, ma la bollicine create dallo Chablis ? ( Si , lo so che Chablis è denominazione dello Chardonnay nella Borgognona con la espressione molto minerale, ma.. )
Il prossimo punto è la gente delle Marche.
Ho incontrato tante persone molto gentile e meravigliose ed infatti non saprei di chi parlare per primo? Gianluca Mirizi, che ha passato con me tanto tempo e mi ha fatto vedermi not soltanto la vendemmia effettua con le macchine che non avevo visto mai prima, ma anche la raccolta delle olive.
L’ex Capitano dei traghetti internazionali Silvano Scavella e il suo sogno di portare della sua storica città Recanati, dove ogni passo ci ricorda il famoso poeta Giacomo Leopardi, nuovi format commerciali e nuove opportunità turistiche, anche attraverso il recupero del glorioso passato storico della città.
I proprietarii dello mio B&B “Casa dei Noci”, dove mi sono sentita come parte della famiglia .
La bellisima Valentina Bonci , la produttrice dello spumante di terza generazione e tanti altri appassionati produttori del vino che sono diventati miei amici.
Ma di tutto questo dobbiamo parlare più avanti.
Dal mio punta di vista la Regione Marche è un gioiello non ancora scoperto.. Ci ne sono tanti bei paesaggi, belle coste marine come quella Riviera del Conero, e bellissime montagne come il Monte Vettore, il Monte Sibilla, il Monte Conero.
Ci sono anche Parchi naturali e riserve come il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, il Parco Naturale del Conero, la Riserva Naturale Monte San Vicino, di Monte Canfaito ed altri. Ho avuto la fortuna vedere alcuni animali vicino il mio alloggio che prima avevo visto solo allo ZOO come l’aquila reale, il porcospino e il tasso.
Riguarda alla cultura e all’architettura Marche sono, così come anche altre regioni d’Italia, piene di luoghi e città storiche, monumenti ed opere d’arte. Sono assolutamente da indicare città come Urbino, Pesaro, Ancona e Loreto, dove all’interno di un meraviglioso Santaurio ricco di opere d’arte dei migliori artisti del rinascimento italiano , si trova la famosa Chiesa della Santa Casa, Recanati, luogo di nascita del famoso poeta e filosofo Giacomo Leopardi e del grande tenore Beniamino Gigli; la città medievale Jesi, Macerata con sua affascinante Arena Sferistico e la sua famosa stagione lirica e la splendida Ascoli Piceno, al confine tra le Marche e l’Abruzzo con la sua meravigliosa piazza, celebre per l’annuale Palio dell’Assunta.
Credo che ogni persona che ha visitato l’Italia ,sa perfettamente che ogni parte dell Paese ha la sua cucina tipica e i propri piatti tipici.
Tornando indietro nella storia, penso che la variabilità della cucina e del paesaggio sia stata causata dall’antico sistema medievale della “mezzadria” , esistito fino al vicino 1964. Infatti , tante piccole aziende agricole con la media dimensione cca 1 ettaro di terra, erano affidate dei proprietari ( Concedenti ) ai così detti Mezzadri ( Coltivatori) che dividevano con il aveva diviso con il proprietario i prodotti e gli utili prodotti della azienda. Per questo antico motivo di micro-frazionamento ,anche oggi, non ci sono il grandi proprietà con enormi estensioni di coltivazione di grano, né grandi piantagioni di ulivi e neppure di vigne. Anche per questo motivo , il paesaggio assomiglia ad un mosaico colorato, costituito dalle diverse coltivazioni dei campi.
La varietà della cucina marchigiana, é nata dalle presenza delle montagne e del mare Adriatico che hanno influenzato le caratteristiche della cucina delle Marche.
Qui troviamo i celebri “vincisgrassi”, un tipico primo piatto di tradizione , simile alle lasagne, ma diverso per i particolari ingredienti utilizzati nella ripieno e del ragù.Benché le ricette di preparazione siano ormai varie e personalizzate dalla mano dei vari cuochi , l’antica ed unica tradizione del ripieno dei vincisgrassi vuole un battuto contenete fegato di pollo ,cuore, polmoni,ventrigiglie ( le cossidette ragaglie del pollo ), pancetta, aromatizzato con il timo, mentre le preparazione del ragù, le alternative alle ragaglie di pollo, sono la papera ( la anatra), l’agnello , il vitello o il manzo. Il nome di questo primo piatto di tradizione proviene dal nome del generale Austriaco Windisch-Graetz, chi fu participato al difesa della città Ancona contro le truppe di Napoleone nell’assedio del 1799.
Altri piatti tipici della cucina regionale sono il coniglio in porchetta alla marchigiana- il coniglio stufato con finochio selvatico e porchetta, la celebre porchetta alla marchigiana , la pizza con formaggio e pepe, la torta al formaggio. Brodetto marchigiano, una eccezionale zuppa composta da ben 13 varietà di pesce, arricchita con ingredienti vari ad anche segreti. con e tanti varietà locali. Non posso non dimenticare un altro famoso e succulento piato della tradizione è la stoccafisso all’anconetana , merluzzo essiccato, lavorato e stufato con i pomodori, odori vari e patate. Infine le rinomate olive all’ascolana, olive denocciolate , riempite con una miscela di carne macinata, poi pannate e fritte.
Parlando di storia e di tradizioni agricole della regione Marche, mi viene al mente l’antica lavorazione del vino cotto e del vino di visciola.
Il primo,viene prodotto dal mosto di vari tipi di grappoloche dopo essere stato posto in un grosso pentolone di rame, viene cotto a fiamma viva fino a quando il composto non si riduce di un terzo. Il mosto cotto, viene poi fatto raffreddare e posizionato in botti di rovere dove per essere fermentato.
Visciola, il vino aromatizzato ,che proviene del Marche . Le visciole ben mature sono messe con una percentuale ben definita di zucchero, al sole per 50 giorni su delle damigiane di vetro, mescolando giornalmente fino ad ottenere uno sciroppo. Successivamente, intorno alla metà di Settembre e i primi di Ottobre, sono riposte in un luogo fresco e al riparo dal sole. Al momento della vendemmia lo sciroppo e le visciole si aggiungono al mosto e si lasciano fermentare insieme, girandole frequentemente fino metà Febbraio-primi di Marzo. A questo punto il frutto viene espulso dal vino, che viene messo in piccole botti di legno per terminare la sua maturazione ed eventuale fermentazione. Nel mese di Settembre successivo avviene il processo di filtrazione e imbottigliamento.Da servire a fine pasto, accompagnato a pasticceria secca, castagne e cioccolato, si abbina perfettamente anche con formaggi stagionati o blu.
Ora inizieremo a visitare alcuni produttori di vino e assaggeremo i vini delle Marche . Spero che condividiate i miei impressioni.
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“Water divide people. Wine unit them.” Libero Bovio At this time I would like to tell you the story of about my visit of the winery Finocchi Viticoltori at Staffolo city, the area nominated “Colle di Verdicchio “ The stimulation of my visit was in this case not only my never ending passion for […]
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