In breve la storia della azienda. Nel 1995 e datata la fondazione della cantina da quattro socci. Nel 2005 è stata costruita la nuova cantina seguendo il progetto dell’architetto Nazzareno Petrini, dal studio da chi vengono realizzati progetti delle altre aziende vitivinicole, come sono la Cantina Moncaro, la Cantina Mattioli, la Cantina Offida,tutte le cantine interessante. Un progetto della cantina del gestione a basso impatto.
Il gruppo Toni acquista la azienda e 60 ettari di terreno .Paolo Toni si occupa esclusivamente nella azienda Casalfarneto.
60 ettari aziendali totali , tra quelli 28 ettari sono coltivati al vitigno autoctono principale Verdichio, invece al 7 ettari vengono coltivati i vitigni di bacca rossa tra quelli sono anche i vitigni internazionali , Montepulciano, Sangiovese, Merlot , Cabernet Sauvignon e Petit Verdot .
La azienda lavora con approccio biologico, ed grazie al cooperazione con enologo e il agronomo Stefano Choccioli al 2021 viene fatto un altro passo per prendere il percorso della azienda di sostenibilità ambientale.
I terreni argillosi ad Apiro, invece a Rosora sono i terreni sabbiosi, grazie quelli esprime nel vino ottenuto la aromatica e la sapidità di più.
La cantina tecnica segue la idea del basso impatto ambientale, ho visto anche alcuni soluzioni molto tecnologici, come per esempio sia un pulpito di comando e controllo di vasche di fermentazione.
La sala di degustazione è molto elegante, aperta, le finestre enormi regalano lo sguardo nelle vigne e il panorama splendido da ammirare mentre stai degustando i vini .
Primo vino assaggiato è stato Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC – Vino Spumante Brut Metodo Charmat. Il Verdicchio in purezza. I profumi di fiori e frutta bianca, al gusto è delicato, fresco, abbastanza morbido, ben equilibrato. Molto beverino.
Fontevechia Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Classico Superiore, 2021.
Il tipico Verdichio della zona che mi piace con la sua grande freschezza e bevibilità.
Il vino è ottenuto con la tecnica della vinificazione in bianco con spremitura soffice dei grappoli e fermentazione a temperatura controllata. I grappoli, raccolti con cura durante la vendemmia manuale, vengono immediatamente trasportati in cantina, tenuti al temperatura cca 5 gradi per mantenere la freschezza,diraspati e poi il mosto ottenuto fermenta in contenitori d’acciaio inossidabile ( sotto la atmosfera di azoto ) a una temperatura che viene tenuta controllata . L’affinamento viene fatto un passaggio in serbatoi d’acciaio e successivamente in bottiglia.
Il colore giallo paglierino con riflessi verdolino. Gli aromi di tiglio, acacia , pesca bianca, mandorle ed erbe. Il vino fresco, sapido, croccante, persistente con finale leggermente amarognolo.
Grancasale. Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Classico Superiore 2009. La vendemmia leggermente tardiva, cca 10 giorni dopo la vendemmia normale.
La vinificazione viene fatta con la macerazione a freddo delle bucce con il proprio mosto (criomacerazione). Il periodo di affinamento prevede la conservazione per 6-8 mesi in acciaio ed una piccola parte in botte grande di legno, e poi finalmente in bottiglia per altri 12 mesi.
Il colore giallo paglierino. Gli aromi di limone, agrumi, pesca bianca. Il vino sapido, minerale, al fine amarognolo.
Crisio Castelli di Jesi Verdicchio Riserva DOCG Classico 2008. La vendemmia in tre fasi, anticipata, normale e leggermente surmatura. La vendemmia anticipata viene fermentata in legno, invece le altre due in acciaio. Al fine tutte le 3 parti vengono assemblati e viene invecchiato in acciaio. Il aroma di agrumi, mandorle, timo, camomilla. Il vino sapido, minerale, persistente.
Crisio Castelli di Jesi Verdicchio Riserva DOCG Classico 2012. Il colore giallo paglierino con riflessi verdolino. Il aroma di agrumi, fiori bianchi,erbe. Il vino di corpo, elegante, minerale, sapido, con la acidità piacevole elevata.
Cimaio . Marchè Igt Bianco.
Il vino ottenuto di uve botrizzate. L’esposizione delle vigne a Sud-est. La vendemmia avanzata di surmaturazione dopo che le muffe nobili hanno avvolto completamente i grappoli. Il vino è ottenuto con le tecnica della vinificazione in bianco, la metà in legno piccolo e metà in acciaio.L’affinamento prevede 6 mesi in acciaio e legno, successivamente il vino assemblato è posto in acciaio per altri 6 mesi, ed infine 12-18 mesi in bottiglia.
Il colore giallo dorato . Gli aromi di zafferano, albicocche , ginestra, camomilla, nocciola, mandorle .Al palato si presenta fruttato, vellutato, morbido ,rotondo, caldo e complesso , un finale amabile e di buona persistenza.
Ikon Verdichio dei Castelli di Jesi 2016. Passito.
I vigneti sono situati a Serra de’ Conti. La vendemmia anticipata, i grappoli perfetti selezionati vengono appesi su fili ad appassire per almeno 3 mesi, con parziale presenza di muffa nobile.Durante il appassimento i grappoli devono perdere almeno 50% del peso. Poi vengono pressati con la pressa soffice. Il affinamento in piccoli barili per due anni.
140 g del zucchero residuo.
Colore giallo dorato con riflessi ambrati,
Morbido e avvolgente, Ikòn ha un profumo consistente di agrumi, canditi e frutti esotici. Nella bocca albicocche secche, miele, la persistenza lunga.
Che bel posto da visitare.